Fare Self: Come tradurre un libro gratis

Per questa quinta puntata della rubrica Fare Self,  Michele Amitrani ha deciso di affrontare un argomento molto interessate, rispondendo a questa domanda di Isabel:

“Vorrei qualche ulteriore consiglio/indicazione/esperienza sulla traduzione dei libri per il mercato estero.”

La tematica è davvero ampia, per questo verrà ripresa anche nel prossimo video, dove si parlerà di traduzioni a pagamento. Per cominciare Michele ci dà qualche consiglio sempre valido:

  1. Valutate di che tipo di inglese ha bisogno il vostro libro: BE (British English) o AE (American English)? Considerate l’ambientazione, il target (genere) di lettori e la loro fascia di età. Se ad esempio la storia è ambientata in un paese anglosassone, dovete usare la variante del paese in cui è ambientata.
  2. La traduzione non finisce con il lavoro del traduttore. Vi serviranno proofreads ed editors nella fase seguente alla traduzione.
  3. Date lo stesso testo campione da tradurre a diverse persone, e valutate quale di queste fa il lavoro migliore. Il consiglio è di prendere sempre lo stesso brano di 500-1000 parole, e chiedere una prova di traduzione gratuita a tutti i possibili candidati.
  4. Tenete sempre a mente il fattore tempo. La traduzione potrebbe richiedere mesi, quindi inserite questa informazione nel vostro piano a lungo termine per non avere sorprese.

In risposta alla domanda ecco i consigli di Michele Amitrani per tradurre un libro senza spendere:

1) Fatelo da soli:  non pagate e traducete seguendo i vostri tempi, ma avrete bisogno di sapere decentemente la lingua e ovviamente del tempo di tradurre il libro;

2) Barattatela ad esempio con un madrelingua inglese che conosce bene l’italiano: lui traduce una vostra storia breve da italiano a inglese, e voi fate l’editing del suo libro in italiano;

3) Usate Babelcube una piattaforma che offre ad autori e traduttori la possibilità di trovarsi a vicenda: l’autore paga la traduzione del suo libro attraverso una percentuale sulle vendite del prodotto finale. E sarà Babelcube stesso a distribuire sui canali principali (Amazon, Kobo, etc…) il libro tradotto;

4) Royalty Sharing, ovvero facendo ciò che fa Babelcube ma per conto vostro, Contattando privatamente un traduttore e proponendogli di dividere le royalties.

 

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E attenzione! Per chi commenta questo video sul canale di Michele c’è una sorpresa! Quindi tirate fuori le vostre domande!

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