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La Custode di Roch’lor

Norma Tarditi

Prologo

“È viva.” Ramy trattenne il fiato, stentando a credere alle parole appena pronunciate da Nissor, il Capo degli Anziani.

Eyna era viva!

Sua sorella ce l’aveva fatta!

Erano passati due mesi dalla mattina in cui, stordita per le droghe, si era risvegliata nell’emporio di quella strega traditrice venduta ai Khea’r ed aveva scoperto che Eyna era scomparsa. Da allora, l’aveva pensata ogni secondo di veglia ed aveva pregato ogni sera prima di addormentarsi, tanto intensamente da farsi venire il mal di testa. La punizione che aveva subìto per essere sfuggita alla protezione e al controllo delle guardie assegnate alla sua custodia non era stata niente in confronto al profondo senso di colpa che le aveva arso dentro da allora.

Era successo un’altra volta.

Era stata tutta colpa sua se il nemico l’aveva rapita…

“Loram sia ringraziato” mormorò sua madre, accanto a lei, con le mani premute sulla bocca.

“Mi dispiace Maran, ma purtroppo neppure il grande e potente Loram, che sia benedetto, ha potuto nulla, questa volta” la contraddisse Nissor, in tono contrito.

Tesa, Ramy spostò cautamente lo sguardo dal pavimento in pietra alle mani che l’uomo teneva conserte in grembo, contro la tunica rosso e oro. Erano macchiate dall’età e sull’anulare sinistro spiccava il grosso anello d’oro con sigillo che rappresentava il marchio Valiar: una V inscritta in un cerchio.

“Il Male ha vinto” le informò. “Le Porte dei Territori del Nord sono state aperte e i demoni le hanno oltrepassate.”

Ramy chiuse gli occhi: quello che temevano da sempre era infine successo…

Sulle spine, attese di capire se il Capo degli Anziani avrebbe proseguito, concedendo loro la grazia di informarle su cosa ne fosse stato dunque di Eyna, ora che le aveva magnanimamente messe a parte del fatto che era ancora viva. Quando infine lo fece però, dopo una pausa in cui Ramy riuscì a contare ben dieci dei propri respiri, si pentì amaramente di aver desiderato di sapere.

“Ed è stata Eynora a permetterlo.”

Si sentì vacillare.

“Ramy ti senti bene?” le chiese prontamente sua madre, sostenendola.

Riuscì a fare un flebile cenno di assenso.

“Non è possibile!” dichiarò quindi risoluta Maran, rivolgendosi a Nissor.

Le vertigini di Ramy aumentarono: era forse impazzita ad esprimersi in quella maniera?

“Taci, donna!” intervenne brusco Alecnam, il comandante dell’esercito Valiar. “L’ho vista con i miei occhi: ha raggiunto le Pianure in testa ad uno stormo di draghi, cavalcando lei stessa il primo ed il più grande di quei mostri, per dare manforte ai demoni alati che hanno osato invadere i domini ed attaccare il nostro esercito. Io stesso mi sono salvato per miracolo.”

“Che Loram sia lodato per questo” intervenne sollecito Nissor, mentre Ramy, sempre più debole, tentava di immaginare cosa fossero quelle creature che aveva appena nominato il comandante. Non aveva mai sentito parlare di draghi, prima di allora. Un pensiero fulmineo le attraversò la mente, come un riflesso involontario del corpo: Eyna lo avrebbe saputo, era lei che conosceva tutte quelle storie fantastiche. Ma non avrebbe mai più potuto chiederglielo.

“No, Eyna non avrebbe mai fatto niente del genere!” protestò Maran.

“Osi mettere in dubbio le mie parole?” replicò Alecnam, con voce bassa.

Sua madre aveva decisamente passato il segno.

“Certo che no” rispose Maran, chinando profondamente il capo. “Intendevo solo dire che mia figlia non avrebbe mai fatto niente di simile volontariamente. È stata certamente costretta a…”

“Mi dispiace contraddirti, Maran” la interruppe con un tono in cui Ramy faticava a distinguere del dispiacere “ma, da quanto ho visto, tua figlia ha accettato di buon grado di aiutare i figli del grembo del Male.” Le mani di Maran, che ancora la sorreggevano, si serrarono leggermente sul braccio di Ramy mentre entrambe attendevano di sapere cosa intendesse. “Eynora è la prostituta del capo di quei demoni.”

Quelle parole si abbatterono come una sentenza sul capo di Ramy. Stava già venendo meno quando sentì le ultime parole di Nissor.

“Eynora ha disonorato se stessa ed ogni donna che sia degna di questo nome. Da questo momento in avanti voi due non avrete mai avuto né una seconda figlia né una sorella, ed il suo nome, che sia maledetto da ora e per sempre, sarà bandito in tutti i domini.”

E tutto divenne nero.

esci

La Custode di Roch’lor

Norma Tarditi

La Custode di Roch’lor
Leggi l'anteprima

“L’ombra di Aaelia si estende anche ben oltre la sua morte.”

La vecchia Veggente è morta, Eyna ha ricostruito il Sacrario di Roch’lor ed ha assunto il suo ruolo di Custode, restituendo ai guerrieri le loro ali e ai Territori del Nord la libertà. Eppure queste sono le parole di Kylar…

I disegni di Aaelia sono complessi, lo sanno bene lui e Naoul, figlia della Veggente ed erede delle sue straordinarie capacità. Entrambi hanno ottime ragioni per tenersene alla larga, ma sarà sufficiente la loro volontà? Oppure, quando sarà un destino più grande di tutti loro a tessere le sue intricate trame, saranno costretti a chinare il capo e a piegarsi al suo volere per proteggere chi amano ad ogni costo?

Lo sapremo in questo secondo capitolo in cui altri viaggi attendono i nostri protagonisti, tra vecchie conoscenze e nuovi incontri, guerre e liberazioni, alla scoperta dei maestosi Territori del Nord e delle antiche tradizioni dei guerrieri; alla scoperta reciproca di Eyna e Kylar, della loro nuova natura, dei loro rispettivi retaggi culturali da far coesistere; alla scoperta del loro passato e di un segreto sepolto dal tempo.

E alla scoperta di ciò che sta succedendo nelle Terre del Sud…

Cosa arriveranno a fare i Valiar per spezzare di nuovo le gambe di quel temibilissimo nemico ormai invincibile? Quali regole saranno disposti ad infrangere?

Tutte, perfino la più importante, e sarà Ramy a doverlo fare, la Custode scampata al rapimento Khea’r per grazia di Loram. Lo farà? Obbedirà alla sconvolgente richiesta del Capo degli Anziani?

Potrebbe farlo, se fosse l’unico modo di salvare il suo popolo e forse, con il favore di Loram, di salvare anche Eyna, saldando così quel debito di cui sua sorella non può ricordare nulla…

L'autrice

tarditi

Norma Tarditi è nata nel 1982 ad Imperia, nel cui entroterra vive con il marito Roberto, Birba, un gattone rosso, ed Ettore, un cagnone beige. Si è diplomata al liceo classico e si è poi laureata, con coerenza quantomeno particolare, in Economia Aziendale presso l'Università degli Studi di Genova.
Adora leggere e pur apprezzando quasi ogni genere è senza dubbio un'appassionata di fantasy.
Come buona parte dei divoratori di libri, ha sempre sognato di scrivere qualcosa di suo, senza mai crederci davvero. Invece, ormai quasi quattro anni fa, in un periodo lavorativo che le ha lasciato insolitamente una buona quantità di tempo libero, si è seduta al sole sul terrazzo con un quaderno e una penna ed ha iniziato a scrivere quella che credeva sarebbe stata solo una storiella; invece, una parola dopo l'altra, la storiella è diventata una storia, poi un libro auto-pubblicato su Amazon ed infine una serie, "Eternity", composta da cinque libri, tutti disponibili su Amazon.
Mentre terminava la revisione dell'ultimo, una nuova storia ha bussato alla porta della sua fantasia e così è iniziata una nuova avventura: la saga “Le Custodi”, disponibile su Amazon da maggio 2019.
Se volete contattarla ha un indirizzo mail a cui è felice di rispondere a domande e curiosità: normatarditiautrice@yahoo.com

Il suo sito web

Perché l'abbiamo scelto

La Custode di Roch’lor è un ottimo sequel, che regge perfettamente al confronto con il primo romanzo della serie e ne espande gli orizzonti, caratterizzando ulteriormente il ricco universo fantastico in cui è ambientata la vicenda e i personaggi che la muovono.

Ancora una volta l’uso di espedienti e strumenti classici del genere fantasy fanno da base per una trama avvincente, esposta con uno stile semplice e diretto che trasporta facilmente il lettore all’interno della storia.