Intorno c’è Milano, al centro lei. Sospesa tra il passato, distante ma ancora significativo, e il futuro che sembra non decidersi ad arrivare, osserva quella città piena di occasioni, così diversa dalla Sicilia che continua a richiamarla indietro. E mentre, come tutti, muove i primi passi in cerca di uno spazio nel mondo, le scorre attorno l’umanità che sussurra piccole storie quotidiane.
C’è la voce dell’uomo gentile dietro il muro, c’è il vecchietto incontrato in ascensore o la donna che beve birra alla fermata del tram. C’è la madre, rimasta su una poltrona nella vecchia casa, e poi un ragazzo, l’unico con cui si può parlare davvero. Ci sono progetti e speranze, e c’è soprattutto la domanda fatta da quel padre che non c’è più: cosa sei, cosa sarai?
È una mosaic novel, ci dice la copertina. Un romanzo autobiografico (dove sia, poi, il confine tra realtà e finzione non lo sappiamo) con una struttura particolare: cento brevi o brevissimi capitoli che, come tasselli, appunto, di un mosaico, restituiscono un'immagine completa e molto vivida della vita della protagonista: con i suoi lati positivi (anche se quasi mai gustati fino in fondo), negativi (la morte del padre, la vita lontano da casa, la difficoltà di trovare di che vivere) e grotteschi (gli incontri con i condomini, con persone per strada, con potenziali datori di lavoro). Il tutto, raccontato con grande sincerità, senza nascondere i lati - potremmo dire - più umani: le incertezze, le ansie, il senso di inadeguatezza, che sono propri non solo della protagonista di questa storia, ma di tanti, tantissimi ragazzi e ragazze della sua generazione (ma lo sono anche la caparbietà, la capacità, la voglia di fare).
Una storia che funziona e che coinvolge, e, cosa non da poco, scritta bene, Inoltre, è uno di quegli esempi di self publishing che ci piacciono: copertina professionale, testo curato (ci è parso di non trovare neanche un refuso...), buona promozione. Anche questo è importante.