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Presentazione del tuo libro: come affrontarla?

Per un autore self fare delle presentazioni dei propri libri non è mai cosa semplice, bisogna trovare il posto giusto, invitare le persone, occuparsi dell’organizzazione, insomma, un sacco di lavoro. E ovviamente bisogna presentare il libro, il che si traduce nel sedersi davanti a (si spera) molte persone e parlare.

Che scritto sembra una cosa facile ma poi quando lo devi fare lo è un po’ meno.

Perché se uno è scrittore vuol dire che si trova bene chiuso nella sua stanzetta da solo a mettere parole nero su bianco, e non è detto che sia altrettanto a suo agio nel parlare al pubblico.

Ma in una presentazione questa è la cosa più importante, anche più importante di quello che hai scritto. Vediamo allora qualche semplice consiglio per rendere la presentazione del tuo libro qualcosa di memorabile.

1. Preparati

Improvvisare è una cosa da esperti. Se è la prima volta che parli in pubblico è meglio se ti prepari almeno una traccia di quello che vuoi dire.

Se ti senti molto insicuro potrebbe essere utile anche fare qualche prova, magari con un amico o parente che si sacrifichi per la causa.

2. Pensa la tuo pubblico.

Chi c’è là fuori? Probabilmente lo sai, perché li hai invitati tu, o puoi immaginarlo, considerando il luogo dove si tiene la presentazione. Ma anche se non hai bene idea di chi sono è a loro che devi pensare mentre prepari la presentazione. Lo fai per il pubblico, non per te stesso.

3. Parla di te

Potrebbe sembrarti una cosa molto egocentrica ma non lo è (almeno non più di quanto lo sia una presentazione in generale!)

In realtà è probabile che le persone presenti siano più interessate a connettersi con te che non a sentirsi raccontare il tuo libro. Anzi, magari il libro lo hanno già letto e sono lì proprio per conoscere la persona che c’è dietro quelle parole. Quindi racconta loro chi sei, come sei arrivato a scrivere questo libro, descrivi il tuo viaggio, rendilo interessante. E non dimenticare d’essere sincero.

4. Sii l’esperto che si aspettano

Questo vale soprattutto se hai scritto un saggio o un manuale: la gente presente si aspetterà di trovare un esperto dell’argomento di cui tratta il libro, quindi, devi essere all’altezza della situazione. E non solo con le parole scritte (questo lo hai già dimostrato) ma anche di persona. Per questo è davvero importante prepararsi prima, avere un piano d’azione, a maggior ragione se tratti argomenti controversi.

5. Nessuna barriera

A seconda della location potrebbe capitarti di parlare da dietro a un tavolo, oppure da un podio. Se puoi, togli queste barriere che ti separano dal pubblico, scendi al loro stesso livello (intendo proprio livello fisico!) e mostrati come parte integrante di quella comunità di persone che è venuta ad ascoltarti.

Del resto è proprio così!

6. Metti una pausa

Vuoi mettere emozione dentro il tuo messaggio? Hai bisogno di richiamare l’attenzione del pubblico? Aggiungi un bel silenzio.

Non c’è bisogno di fare pause alla Celentano, basta qualche frammento di silenzio, lascia che riempia la stanza per alcuni secondi. Tutti gli occhi torneranno su di te.

7. Dai spazio alle domande

Può essere una cosa difficile, persino terrorizzante le prime volte, ma è fondamentale lasciare ai partecipanti la possibilità di farti domande. Perché così si sentiranno davvero parte dell’evento e costruirai con loro un legame ancora più forte.

Se proprio hai paura di non poter affrontare la cosa, preparati in anticipo le risposte alle domande che ritieni più probabili, vedrai che se quando avrai risposto alle prime, ti scioglierai e tutto diventerà più facile.

8. Lascia qualcosa

Che sia un pensiero, un’emozione oppure un omaggio fisico (ad esempio qualche pagina del libro, o del prossimo in uscita), non dimenticarti di lasciare al pubblico qualcosa che si possano portare a casa.

Perché tutte le parole che hai detto scivoleranno via dopo poche ore, ma un dono resterà loro per giorni e giorni.

9. Non dimenticarti il libro

Una banalità che è doveroso ricordare: portati delle copie da vendere sul luogo. In fondo sei lì per quello, no?