7 buoni propositi per il 2018 del self publisher

Ormai ci siamo, le feste si avvicinano sempre di più, qualcuno sogna le vacanze mentre altri sono già con una cioccolata calda in mano e un buon libro in grembo.

Anche per noi di Extravergine d’autore è giunto il momento di un meritato riposo. Dopo averti tenuto compagnia con più di 70 articoli e aver selezionato per te oltre 40 titoli self, stiamo per prenderci una brevissima pausa. Ma prima di ritrovarci qui a gennaio, voglio consigliarti qualche buon proposito per affrontare il 2018 da autoeditore responsabile.

1. leggere almeno 10 libri

È davvero il minimo sindacale. Lo dovrebbe essere per tutti, ma a maggior ragione per te che vuoi diventare scrittore questo non dovrebbe essere un buon proposito, dovrebbe essere la norma. Scegli tra il tuo genere di riferimento, tra i tuoi autori mito, ma non dimenticarti di uscire dalla tua area di confort e non disdegnare i classici. Leggere per te non è solo un piacere, fa parte della tua formazione continua.

2. leggere almeno 3 libri self

Anche qui si tratta di un minimo, e sarebbe meglio che siano in aggiunta ai 10 di prima, ma se proprio non ce la fai che siano almeno compresi nel conteggio precedente.

Il motivo dovrebbe esserti ovvio: innanzitutto per sostenere chi ha già intrapreso questa strada, in secondo luogo per confrontarti. Potresti trovare libri scritti egregiamente, da cui potrai solo imparare, oppure altri con evidenti difetti, da cui avrai altrettanto da imparare. In ogni caso ne sarà valsa la pena.

3. scrivere qualcosa che non pubblicherai

Di primo acchito può sembrarti un consiglio strano, ma credimi non è così. Molti self publisher, infatti, sembrano colti dalla smania di pubblicazione, mettono sugli store qualunque parola esce dalla loro tastiera e, se anche non la mettono in vendita, la piazzano su wattpad o sul loro blog.

Non sarebbe male invece tenere qualcosa nei propri cassetti, un testo su cui tornare dopo un po’, da lavorare con la pazienza di un artigiano, da lasciar maturare come un buon vino. Potrebbe davvero riservarti delle sorprese!

4. scrivere tutti i giorni

Questo è un consiglio che ogni buon manuale e corso di scrittura dà, e ovviamente non poteva mancare in questi buoni propositi. Il motivo è evidente: scrivere è una dote che migliora con l’esercizio.

5. far leggere il tuo scritto a uno sconosciuto

Gli amici, i parenti, i colleghi autori, tutta la platea di seguaci che ti sono troppo vicini spesso non riesce a valutare in modo distaccato il tuo lavoro. Vuoi sapere se stai andando nella direzione giusta? Se i tuoi scritti hanno la personalità e la profondità che volevi imprimere loro? Vuoi scoprire se sei davvero pronto per affrontare un vero pubblico? Trova uno sconosciuto che legga in anteprima il tuo libro.

Potrebbe essere un professionista, o magari qualcuno incontrato su un forum. Potremmo farlo anche noi, è uno dei servizi a disposizione dei nostri soci, l’importante è trovare qualcuno il più competente possibile e il più sincero possibile, che sappia indicarti a che punto del tuo percorso sei arrivato.

6. cercare nuovi fan

Questo buon proposito, se punti a una carriera da autore self, dovrebbe essere perseguito costantemente. Dell’importanza di avere e far crescere un gruppo di seguaci ne avevo parlato già in una altro articolo. Non dimenticare mai che mettere un libro sugli store non significa automaticamente venderlo: se non hai già un gruppo di lettori pronti ad acquistare il tuo romanzo e ad alimentare il passaparola, le speranze di sfondare  saranno prossime allo zero assoluto.

7. contattare un professionista

Se hai già avuto modo di avvalerti dei servizi di un professionista dell’editoria probabilmente sai perché ho inserito questo punto: vedere la differenza.

La maggior parte dei self publisher tende a fare un po’ tutto in autonomia; chi perché oggettivamente non se lo può permettere, chi perché convinto di saper fare tutto. Soprattutto a questi ultimi consiglio almeno una volta di rivolgersi a un grafico per la copertina, o a un editor per la revisione e di confrontare il loro lavoro con quello che fatto da soli. Ci saranno delle differenze, e spesso sono quelle che fanno un libro di qualità.

 

Sicuramente in questa lista potrei mettere tanto altro, anzi, ti invito a completarla con altre 3 propositi personali (ti va di condividerli nei commenti?) in modo da fare un bella cifra tonda di dieci buoni propositi per il 2018.

A me non resta che ringraziarti d’essere stato con noi in questo meraviglioso anno di letture self e mandarti da parte di tutta la squadra di Extravergine d’autore
i migliori auguri di un sereno Natale e di un fantastico 2018!

 

One thought on “7 buoni propositi per il 2018 del self publisher

  • nadia Bertolani

    Per me è quasi naturale e comunque quotidiano scrivere pagine che poi abbandonerò. Mi sembra utile e salutare!

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