10 libri per imparare a scrivere

10 libri per fare lo scrittore

La parola ai nostri autori


articolo di
Andrea Micalone

Si può insegnare a scrivere?

La domanda da un miliardo di dollari.

Appena la si pone appaiono subito le due fazioni contrapposte, pronte a scannarsi con dimostrazioni indissolubili del rispettivo dogma.

Ebbene, ora non m’interessa rispondere a essa, ma affermare un concetto molto semplice: anche nella scrittura, come in ogni altra cosa, ci sono modi per fare pratica. Sino ad oggi, in questi articoli, ve ne ho indicati alcuni, ma credo sia importante, per chi si propone di raccontare storie, conoscere i punti di vista di autori più bravi (e molto più importanti) del sottoscritto.

Ecco perché oggi vi lascio questo breve elenco di libri (manuali? Quaderni d’esercizi? Saggi? Chiamateli come vi pare) che, almeno per me, si sono rivelati assai utili.

Sono dieci (in realtà dodici).

Cominciamo:

1 – Ricettario di scrittura creativa (Stefano Brugnolo, Giulio Mozzi)

“Di consigli veri e propri ne abbiamo solo due: a. scrivete; b: leggete. Se volete scrivere bene, dovete allenarvi: esattamente come fareste per giocare bene a pallavolo o a scacchi.”

La citazione tratta dal libro credo indichi già alla perfezione il valore di questo “Ricettario”. Colmo di esercizi utili e forte di uno stile spigliato e divertente: un punto fermo per chi vuole cimentarsi nella scrittura.

2 – Pronto soccorso per scrittori esordienti (Jack London)

Consiglio che do sempre: prendete questo libro e, se vi piace, leggete subito dopo “Martin Eden” dello stesso autore (“Martin Eden” è un romanzo “abbastanza autobiografico”, escludendo il finale… anzi, compreso il finale, col senno di poi). Questi testi vi daranno un’idea della fatica che è necessaria per diventare autori veri, e del fatto che neanche Jack London è nato già Jack London.

3 – I Ferri del mestiere (Fruttero & Lucentini)

Questo libro presenta esercizi interessanti per fare lo scrittore, ma soprattutto un tono leggero e utile, che coinvolge divertendo e trasmette alla perfezione i concetti necessari.

4 – Il mestiere dello scrittore (John Gardner)

Anche questo ve lo consiglio in congiunzione con un altro: “Il mestiere di scrivere” di Raymond Carver (una versione un po’ più soft del testo di Gardner). Gardner infatti è stato uno dei più grandi scrittori e insegnanti di scrittura della storia americana (maestro appunto dello stesso Carver). Un libro non lungo, ma decisamente utile: perfetto per imparare la necessità di creare un “sogno vivido ininterrotto” nella mente del lettore.

5 – Scrivere (Roberta Mazzoni)

Una raccolta di aforismi e pensieri di grandi scrittori sul tema dello “scrivere”. All’apparenza più semplice degli altri libri in elenco, poiché si presenta come una raccolta di massime, ma in realtà propone un oceano di consigli utilissimi. L’unico rischio, al termine della lettura, è di sentirsi un po’ troppo innalzati e, al tempo stesso, un po’ troppo piccoli rispetto ai maestri citati.

6 – Come funzionano i romanzi (James Wood)

Il titolo del libro dice tutto. Non devo aggiungere altro che: correte a comprarlo.

7 – Consigli a un giovane scrittore (Vincenzo Cerami)

Cerami (sì, lo stesso che vinse l’Oscar con Benigni per “La vita è bella”) spiega alla perfezione le tecniche narrative e come elaborare una trama. Qui ho imparato l’epocale differenza che esiste tra la suspense e i colpi di scena, concetto che ho anche affrontato in un precedente articolo.

8 – Story (Robert McKee)

In realtà è un manuale su come scrivere sceneggiature cinematografiche, ma sempre di scrittura si parla. E poi, se si vuol diventare un autore, è bene imparare molte forme narrative, e non legarsi con forza solo alla “forma romanzo”.

9 – On Writing (Stephen King)

Poca teoria rispetto agli altri libri in elenco, ma moltissimi aneddoti utili che fanno ben riflettere e fanno comprendere (anche qui) che Stephen King ha dovuto sudare una vita per diventare Stephen King.

10 – (Non) un corso di scrittura e narrazione (Giulio Mozzi)

E riecco il Mozzi, che quando si parla di insegnanti di scrittura in Italia è ovunque, come il prezzemolo. Ma che volete farci: mi sta simpatico.

In questo testo troverete una raccolta di articoli di una sua vecchia rubrica: in teoria un percorso per capire come scrivere un testo narrativo; in pratica un mare di deviazioni, aneddoti e divagazioni che però, proprio quando sembrano allontanarsi più dal punto, rivelano la propria utilità, rientrando in una logica di spiegazione ferrea.

E tu, hai letto qualche manuale di scrittura che ti va di consigliare?

8 thoughts on “10 libri per fare lo scrittore

  • Piero Didio

    Personalmente non ho letto manuali di scrittura e nutro forti dubbi sulla loro utilità. Io, invece, mi affido alla lettura di classici, molti classici, con lo spirito di apprendere da loro le tecniche narrative. Chi meglio di Pirandello, Hugo, Melville o Goethe possono insegnare scrittura? Prima di scivere leggiamo, leggiamo molto.

    • Andrea Micalone

      Ciao Piero, come ho scritto in molti articoli precedenti la lettura (in particolare dei classici) è fondamentale per valutare al meglio quali siano le capacità dei grandi autori che ci hanno preceduto. Credo però che un testo sull’argomento della scrittura (scritto anche da autori di classici, come alcuni dei testi in elenco; del resto, continuando proprio quello che tu hai scritto: chi meglio di London, King, Gardner e Carver possono insegnare scrittura?) possa aiutare nella comprensione di un concetto o di un metodo. In un buon romanzo le strutture narrative sono presenti, ma ben nascoste nel groviglio del testo; leggere invece un libro in cui l’autore spiega come elaborare queste strutture può essere molto interessante.
      Per fare un esempio: per diventare ottimi architetti o pittori lo studio dei classici è imprescindibile e fondamentale, ma affrontare testi di grandi artisti che illustrano i metodi utilizzati nella rispettiva arte è altrettanto utile.
      E per ultimo devo confessarti che io per primo, all’inizio, ero dubbioso sulla qualità di certi “manuali”, e che dei molti che ho letto, parecchi sono effettivamente di scarso valore. Anche in questo campo bisogna cercar di puntare sui testi migliori, come io credo siano quelli che ho inserito in elenco.

  • nadia Bertolani

    Tranne Robert McKee, James Wood e Roberta Mazzoni, ho letto tutti i cosiddetti manuali elencati e proprio perché sono manuali solo per dire, soprattutto Mozzi che è simpatico anche a me, mi sono stati utilissimi. Naturalmente la loro utilità è subordinata al fatto che bisogna leggere e leggere e leggere, soprattutto i classici. Solo in ultima istanza si può anche imparare da qualche scrittore che fa vibrare corde particolari: per me è stata Ingeborg Bachmann con il suo Malina. Non un manuale, ma una forma di scrittura che mi ha affascinato.

    • Extravergine d'autore

      Grazie Nadia, sempre un piacere averti tra le nostre pagine!

  • matilde cesaro

    Nel territorio del diavolo Flannery O’ Connor

  • Giulio Mozzi

    Grazie per le dichiarazioni di simpatia.

    Cito Flannery O’Connor anch’io; poi Antonio Porta, “Nel fare poesia”, Sansoni; von Hoffmanstahl, “Lettera di Lord Chandos”, consiglio l’edizione Bur; Quintiliano, “Institutones oratoriae”, sempre Bur; Leopardi, “Il Parini o della gloria”, nelle “Operette morali”.

    • Extravergine d'autore

      Grazie a te Giulio della visita!
      E grazie per i preziosissimi suggerimenti.

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