studiare per scrivere romanzo

Lo studio necessario per scrivere un romanzo

La parola ai nostri autori


articolo di
Andrea Micalone

Nel mio ultimo articolo vi ho dato un po’ di consigli su come (a mio personalissimo parere) sia meglio elaborare un’idea valida per un romanzo. Vi ho detto che attendere, così da far crescere in voi l’intuizione iniziale, è fondamentale. Giunti a questo punto, supponiamo dunque che abbiate trovato l’idea di cui non riuscite più a fare a meno: un’intuizione così forte che vi ossessiona costantemente.

Ancora una volta vi ripeto: aspettate, non correte a scrivere.

Ora inizia infatti una fase di studio approfondito in cui occorre valutare con attenzione dove andrà a parare la vostra idea, come la vorrete scrivere, con quale stile, come costruire i personaggi e farli relazionare tra loro, ecc. A questo si potrebbe replicare: e l’intuizione poetica, in tutto ciò, dove va a finire? Dov’è lo slancio artistico? Dove l’ispirazione bruciante che si suppone fondamentale in un’opera, se non artistica, quantomeno con “aspirazioni artistiche”? Ebbene, forse vi suonerà strano, ma io ritengo che l’ispirazione voi l’abbiate già avuta quando avete compreso su quale idea costruire il romanzo. Quell’idea è “l’intuizione artistica” (qualsiasi cosa voglia dire ciò), mentre tutto ciò che sarà necessario per scrivere realmente il romanzo, sarà molto più simile a un lavoro certosino e “artigianale”.

Lo scrittore Giulio Mozzi (insegnante di scrittura tra i più famosi in Italia) in un’occasione ha espresso al riguardo un concetto illuminante: “l’ispirazione di partenza e la scrittura di un romanzo hanno un legame simile a quello dell’innamoramento con il matrimonio. All’inizio è sì necessaria la “scintilla poetica”, l’illuminazione o, appunto, l’innamoramento, ma per costruire poi l’intero edificio di un testo occorreranno pazienza infinita e lavoro quotidiano, così come avviene nel matrimonio.”

Ciò non toglie che durante la scrittura reale ci possano essere nuovi “ritorni di fiamma”, ma soltanto con il lavoro il testo assumerà una completezza adeguata; se vi aspettate invece un lampo di genio al giorno, è probabile che rimarrete delusi.

Prima di fiondarsi nella scrittura, sarà dunque necessario uno studio attento.

Ma uno studio di cosa?

1. Leggete moltissimi libri, di buona qualità, sull’argomento di cui scriverete. Se, per ipotesi, volete scrivere un romanzo sulla caccia alle balene, non basterà rileggersi “Moby Dick”, ma dovrete espandere le vostre conoscenze al riguardo con tutti i vostri mezzi. Sarà bene leggere molti testi narrativi del genere che intendete seguire, così potrete comprendere qual è lo stile utilizzato dai vostri predecessori più celebri; e non sono neanche da dimenticare i saggi e i testi divulgativi, che vi permetteranno di apprendere informazioni reali sul mondo contemporaneo, elementi che torneranno sempre utili per dare uno spessore “verosimile” alla vostra storia.

2. Leggete anche qualche libro di scarsa qualità sull’argomento di cui scriverete (non troppi, altrimenti vi rovinerete il gusto e vi passerà l’appetito per il genere prescelto). Ciò ve lo consiglio per le ragioni opposte a quelle del punto 1, poiché mentre affrontare i testi di qualità, in teoria, può farvi comprendere a cosa dovete puntare per ottenere un buon risultato, viceversa conoscere qualcosa di poco valore vi permetterà di valutare le strade da non intraprendere, oppure di notare quegli errori in cui sarà bene non incappare.

il paesaggio di un romanzo3. Visitate possibilmente luoghi e ambienti in cui immaginate potrebbero svolgersi gli eventi del romanzo (un piccolo avvertimento: ambientare la trama nel vostro paese di provenienza, per quanto noioso possa sembrarvi, sarà sicuramente meglio rispetto a una location come New York, città che probabilmente conoscete solo attraverso la lente deformante dei film). Una caratteristica, infatti, propria dei grandi libri, è quella di far immedesimare il lettore non soltanto in una trama, ma anche in un luogo, in un dato tempo e in un’atmosfera particolare. Tentare di creare un’immagine e una sensazione vivida di un’ambiente in un’altra persona (utilizzando soltanto le parole) non è una cosa semplice, e meglio si conosce un dato luogo, maggiore sarà la capacità di narrarlo con dovizia di particolari. Il talento di rilevare i dettagli fondamentali arriva, e matura, anche da questo. Al contrario, inventare di sana pianta tutti gli ambienti e le atmosfere non è impossibile (se siete dotati di un grande talento), ma di certo è complesso e molto più difficile.

4. Tutto il resto. Qui dentro inserisco più o meno qualsiasi cosa potrebbe essere utile: in linea teorica, il mondo intero. Più a lungo studierete e rifletterete, maggiore sarà la conoscenza che andrete a inserire, anche inconsciamente, nel vostro scritto. Inoltre ogni romanzo, in quanto appartiene a un genere, sottintende un insieme di elementi propri. Se, ad esempio, intendete scrivere un “legal thriller”, nozioni di carattere giudiziario saranno fondamentali; in un romanzo storico, è invece la verosimiglianza storica a fare da padrona; in una fiaba per bambini, dovrete scrivere al contempo nel modo più “semplice” e in quello più “coinvolgente possibile”, altrimenti i piccoli si distrarranno, perciò occorrerà studiare i metodi per ottenere un simile obiettivo; e così via.