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Indiebook Go: il vincitore

Il concorso che ha scaldato l’estate di Extravergine d’autore è arrivato alla sua conclusione. Erano 31 i titoli che si sono sfidati nella fase preliminare, il pubblico di Facebook ne ha scelti 8 che si sono scontrati in un torneo ad eliminazione diretta.

Il nostro comitato di lettura ha valutato attentamente ogni coppia sfidante e alla fine ne è uscito un vincitore: si tratta di “Mariotta, la quarta bambina” di Nadia Bertolani.

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Questa la motivazione ufficiale data dal nostro comitato:

Mariotta la quarta bambina è un romanzo completo, maturo e profondo, scritto da una penna colta e preparata quale dimostra essere quella di Nadia Bertolani. Una storia che fa della semplictà la sua forza, dell’intimità il suo cuore, di un’ombra misteriosa un motore discreto ma potentissimo. Personaggi veri, emozionali, e parole mai scritte per riempire pagine, concludono il ritratto di un romanzo che merita di essere letto.

3 thoughts on “Indiebook Go: il vincitore

  • Roberto Bonfanti

    Vittoria meritata, ho letto il romanzo, molto bello, coinvolgente e scritto in maniera magistrale. Complimenti a Nadia Bertolani.

  • Roberto Bonfanti

    Le mie impressioni di lettura su Mariotta, la quarta bambina.

    Fiammetta, la protagonista, ormai adulta e sposata con uno scrittore di libri per bambini, si trova costretta a lasciare il suo protettivo nido parigino per tornare nel suo paese d’origine, abbandonato all’età di otto anni, per seguire il marito insignito di un premio letterario.
    A Torralta, in un mondo provinciale che sente estraneo e ostile, deve fare i conti con il suo vissuto, con antichi legami e un’infanzia che ha lasciato strascichi e incubi nella sua quotidianità.
    Di colpo affiorano alla sua mente ricordi sepolti, un mistero che non era riuscita a dipanare e che riaffiora frequentemente nei suoi sonni tormentati, un senso di colpa che tenta di sedare con l’aiuto dell’analisi e degli ansiolitici, immune anche alla comprensione di un marito attento e sensibile.
    Nadia Bertolani è abile nel costruire una storia che vive in due piani temporali, il presente e un lontano passato che procedono in parallelo, fino alla collisione finale, una catarsi che permette alla protagonista di fare pace con se stessa.
    La scrittura classicheggiante, arguta e ricca di sfumature, fa di questo romanzo un piccolo gioiello, uno dei migliori esempi di quel mondo della letteratura “indipendente” che meriterebbe maggiore visibilità.

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