tecnica del pomodoro

Come diventare uno scrittore più produttivo

Per chi non è scrittore di mestiere, per chi passa le sue giornate chiuso in un ufficio o in un auto e cerca nella scrittura uno sfogo che presto diventa esigenza (e talvolta arte), trovare il momento giusto per scrivere il proprio libro può essere un’impresa.

Figli famiglia lavoro famiglia figli lavoro figli famiglia… inserire in questo flusso la parola “scrivere” per molti è una forzatura (anche per i più giovani, che possono sostituire la parola “figli” con “amici” e la parola “lavoro” con “studio”). Come fare dunque per trovare regolarità nella scrittura? Condizione tra l’altro necessaria per ambire ad essere un bravo scrittore.

Servono buona volontà e metodo.

E se la prima puoi mettercela solo tu, per il secondo possiamo darti qualche suggerimento. E oggi partiamo con un’idea per aiutarti ad essere più concentrato e diventare uno scrittore più produttivo: la Tecnica del Pomodoro®.

È un metodo di gestione del tempo ideato alla fine degli anni ’80 da Francesco Cirillo, sviluppatore software e imprenditore tedesco di evidenti origini italiane.

Ai tempi dell’università Cirillo si trovò a fronteggiare un periodo di scarsa produttività: seguiva le lezioni, studiacchiava, ma tornava a casa con quella deprimente sensazione di aver solo perso tempo.

timer pomodoroStanco della situazione decise di fare una scommessa con sé stesso: riuscire a studiare senza distrazioni e con la massima concentrazione per 10 minuti. Prese quindi un timer da cucina a forma di pomodoro, caricò dieci minuti e iniziò a studiare. Al primo tentativo perse la scommessa, ma comprese che quella era la giusta direzione. Da quel giorno continuò a perfezionare questo approccio, sia nello studio, sia nel lavoro, fino a definire quella che oggi conosciamo come la Tecnica del Pomodoro®.

Avrai già capito che non c’è nulla di fantascientifico, la tecnica è molto semplice e prevede cinque passi:

  1. Scegli un’attività da completare.
  2. Imposta il timer a 25 minuti.
  3. Lavora sulla tua attività senza distrazioni finché il timer non avrà suonato.
  4. Prenditi una pausa di 5 minuti.
  5. Ogni 4 pomodori prenditi una pausa più lunga di 15-30 minuti.

Pensato quindi per migliorare il rendimento scolastico e lavorativo, il metodo è ideale anche per lo scrittore che vuole sfruttare al massimo il poco tempo a disposizione durante una giornata. Io, che da quando ho fondato Extravergine d’autore di tempo ne ho davvero pochissimo, ne ho trovato un grande beneficio.

Le mie sessioni di scrittura sono oggi scandite da cinque pomodori:

  • 1 pomodoro per pianificare la scaletta della scena/capitolo
  • 3 pomodori per scrivere la scena/capitolo
  • 1 pomodoro per rileggere

Spesso, se sono molto concentrato, mi capita anche di saltare alcune pause, ma è sempre bene farle, anche solo per bere un bicchier d’acqua o controllare la propria pagina facebook.

Importante anche il gesto con cui si carica il timer (o lo si avvia, se ad esempio stai usando un’app per lo smartphone): è una sorta di promessa a te stesso che da quel momento in poi ti dedicherai soltanto al libro.

Altra cosa importante: datti un obbiettivo da terminare entro il numero stabilito di pomodori. Per tornare al mio esempio, nei 3 pomodori dedicati alla scrittura io mi pongo l’obbiettivo di completare la scena o il capitolo che ho progettato nel pomodoro precedente. Pensa quindi bene al numero di pomodori che decidi di impiegare, non devono essere troppo pochi, altrimenti rischierai di correre e fare male il tuo lavoro, ma neppure troppi, perché le distrazioni sono sempre in agguato.

Ci vuole solo un po’ di pratica, ma vedrai che applicandoti troverai nella Tecnica del Pomodoro® un importante alleato che ti aiuterà a usare le tue sessioni di scrittura con più profitto e a terminare il tuo libro più velocemente.

E se decidi di provarla, non dimenticare di raccontarmi com’è andata con un commento! 🙂

6 thoughts on “Come diventare uno scrittore più produttivo

  • Roberto Bonfanti

    Interessante. Tempo fa ho letto di un metodo simile suggerito da Chuck Palahniuk. Credo che proverò a metterlo in pratica.

    • Michel

      Allora poi voglio sapere come sarà andata! 🙂

  • Veronica Garreffa

    Utilizzavo già questa tecnica, inconsapevole che si chiamasse così. Devo dire che è molto utile! 🙂

    • Michel

      Curiosità: l’hai ideata da sola o ti sei comunque ispirata a qualcosa?

  • Nadia Bertolani

    Dovrei provarci.

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